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Alfa Romeo Spider “Duetto”

Sofia

Anno di produzione: 1971
Cilindrata: 1570 c.c.
Potenza: 110 cv a 6.000 giri/min
Cambio a 5 velocità + retromarcia
Posti omologati: 2 + 2

Cosa raccontare di un’icona? Progettata e prodotta dalla carrozzeria Pininfarina, è l’ultimo modello nato sotto la diretta supervisione del mitico Battista “Pinin” Farina, fondatore e proprietario della carrozzeria stessa, scomparso poco dopo la presentazione del modello.

Costruita ininterrottamente nelle sue varie declinazioni e modelli dal 1966 al 1994 a Torino, ha avuto grande successo negli Stati Uniti, lanciata dal successo cinematografico del 1967 “Il Laureato” con Dustin Hoffman. In totale sono state costruite ben 124.115 Alfa Romeo Spider.

Motore anteriore, trazione posteriore, due posti di grande prestigio, curiosamente omologata per 4 passeggeri (ma lo spazio posteriore c’è solo sulla carta!), potente, confortevole, Sofia è la perfetta sintesi tra sportività ed eleganza, dotata di un fascino senza tempo, è una vettura fatta per viaggiare apprezzando le sensazioni di guida, il rombo del potente motore bialbero alimentato da due carburatori doppio corpo, la bellezza monumentale della plancia e della strumentazione. Rischierete di distogliere l’attenzione dalle meraviglie del territorio che siete diretti a scoprire!

Il nostro Duetto appartiene alla 2° serie, denominata “coda tronca”, in produzione dal 1969 al 1982; di questo modello sono state costruite solo 2.477 unità.

Sofia ha trascorso la sua vita alle pendici dell’Etna, in Sicilia, facendo bella mostra di sé sul lungomare di Taormina e delle belle località limitrofe. Anche lei è stata avvistata e desiderata da Driving Vintage, quindi trasferita in Piemonte per questa nuova entusiasmante avventura: portare i nostri ospiti alla scoperta delle bellezze e bontà dei nostri territori.

Alcuni consigli pratici

Sofia è una spider sportiva e fascinosa, potente, un tuffo indietro nel tempo che vi farà scoprire la dimensione del viaggio negli anni ’60. L’accessibilità è buona ed anche con la vettura scoperta si marcia con discreta silenziosità e con moderate turbolenze d’aria.

Lo sterzo non è servoassistito e richiede un po' di impegno per la manovra, specialmente a vettura ferma. La frizione si aziona con poco sforzo, il cambio si manovra con semplicità, la leva lunga porta ad innesti precisi e basta un minimo di pratica per comprenderne a fondo l’utilizzo corretto.

L’auto è dotata di freni a disco sia anteriori che posteriori, con servofreno: la frenata è quindi pronta e decisa; è comunque necessario che il driver prenda confidenza per trarne il massimo beneficio. Ricordiamo che gli spazi di frenata sono in ogni caso più lunghi di quelli di una vettura moderna, pertanto le distanze di sicurezza vanno valutate con generosità e le frenate anticipate.

…e i bagagli?

Il vano portabagagli è ubicato posteriormente. Il bagagliaio ha un buon volume di carico: al di sopra della ruota di scorta e delle dotazioni di sicurezza ed emergenza, è possibile stivare due trolley da cabina o un trolley da stiva. Consigliamo comunque, per sfruttare appieno lo spazio disponibile, di viaggiare con un trolley e delle borse morbide/zaini.

Curiosità

La denominazione del modello ha una storia molto particolare: quando la vettura venne presentata nel ’66 l’Alfa Romeo bandì un concorso per darle un nome: tra le ben 140.000 proposte pervenute fu scelta quella di un ingegnere Bresciano: "Duetto". Successe poi che, a causa dell'omonimia con una merendina al cioccolato dell'epoca, l’azienda produttrice rivendicò ed ottenne dal tribunale il diritto di utilizzo commerciale esclusivo della denominazione "Duetto".

L’Alfa Romeo fu quindi costretta ad eliminare la denominazione "Duetto", la quale però rimase talmente radicata nel linguaggio comune che tutte le successive evoluzioni della spider discendenti da quel primo modello, verranno sempre “impropriamente” identificate come "Duetto".

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