Triumph Spitfire MK IV
ELISABETTA
Anno di produzione: 1973
Cilindrata: 1295 c.c.
Potenza: 75 cv a 5.500 giri/min
Cambio a 4 velocità + retromarcia
Posti omologati: 2
Questa affascinante spider inglese, prodotta nelle sue varie declinazioni dal 1962 al 1980, nasce dall’estro stilistico di un eclettico designer torinese, Giovanni Michelotti. Il nome della vettura, che incarna l’essenza della cabriolet sportiva britannica, onora il glorioso caccia monoposto Supermarine Spitfire, condotto nella seconda guerra mondiale dai piloti della Royal Air Force.
Due posti secchi, senza compromessi ed estremamente spartana, la “Spit”, come amiamo apostrofarla, è un’auto fatta per viaggiare en plen air, godendosi il panorama ascoltando il rombo sommesso del suo brillante propulsore a 4 cilindri, alimentato da due carburatori SU.
La nostra spider è il modello MK IV, prodotta dal 1970 al 1974 in 70.021 unità. Immatricolata a Genova nell’ottobre del 1973, ha passato gran parte della sua esistenza godendosi il tepore ed i panorami della riviera ligure. Dopo essere stata sottoposta ad un accurato restauro ed aver trascorso gli ultimi anni a riposo, uscendo solo per raduni e passeggiate, è stata scelta da Driving Vintage per tornare alla vita attiva ed accompagnarvi alla scoperta delle delizie culturali ed enogastronomiche per le strade del basso Piemonte.
Alcuni consigli pratici
La Spit è una spider sportiva e spartana, dotata di confort essenziali, fatta per una guida sensibile ed esperta, in cui si viaggia seduti a pochi centimetri dal suolo; la pedaliera ed il volante sono leggermente disassati rispetto alla seduta del guidatore.
Di conseguenza la vettura richiede una certa atleticità, e non solo per la fase di guida, ma anche per la salita e la discesa dal mezzo, in cui sostanzialmente ci si sdraia!
Lo sterzo è molto diretto e non è servoassistito, in manovra, specialmente a vettura ferma, risulta un po' impegnativo. La frizione richiede una discreta forza di pressione; il cambio, richiede un po’ di pratica in marcia moderata per comprenderne a fondo l’utilizzo corretto e godere appieno delle sue peculiarità.
L’auto è dotata di freni a disco anteriori e freni a tamburo posteriori. Non essendoci un sistema di ausilio alla frenata, il pedale va pigiato con forza e decisione per ottenere l’effetto desiderato.
Ricordiamo che gli spazi di frenata sono più lunghi di quelli di una vettura moderna, pertanto le distanze di sicurezza vanno valutate con generosità e le frenate anticipate.
Consigliamo la vettura, per oggettivi limiti di spazio del posto guida, ai driver alti non oltre 180 cm.
…e i bagagli?
Nonostante le dimensioni contenute, la vettura è dotata di un buon volume di carico, concentrato nel portabagagli posteriore. Al di sopra della ruota di scorta e delle dotazioni di sicurezza ed emergenza, c’è spazio sufficiente per stivare due trolley da cabina o un trolley da stiva. Consigliamo comunque, per sfruttare appieno lo spazio disponibile, di viaggiare con un trolley e delle borse morbide/zaini.